In mancanza di solide garanzie economiche, se si ha una situazione economica non particolarmente positiva, la richiesta di un prestito con ipoteca potrebbe essere l’unica soluzione economica di cui si dispone. È un finanziamento adatto per coloro che non hanno la possibilità di offrire delle grandi tutele economiche a favore di banche e istituti di credito che erogano le somme di denaro.
I prestiti ipotecari, come dice il loro stesso nome, vengono concessi solo tramite la sottoscrizione di un’ipoteca. Naturalmente, come accade per tutte le altre tipologie di finanziamenti, anche per quello ipotecario è prevista una percentuale di interesse (il cosiddetto tasso di interesse) per le banche e gli istituti di credito eroganti, come vedremo meglio qui di seguito.
Prestiti ipotecari e tassi di interesse: come funzionano
Le banche e le finanziarie che concedono prestiti con ipoteca possono prevedere delle soluzioni di credito anche abbastanza differenti tra di loro. In linea generale, si possono ottenere prestiti ipotecari a tasso fisso oppure a tasso variabile. I prestiti con ipoteca a tasso fisso hanno un tasso che viene concordato nel momento della stipula del contratto e che rimane invariato per tutta la durata del finanziamento.
Il tasso di interesse fisso è particolarmente comodo, dato che permette di sapere con esattezza quale sarà l’importo mensile da pagare per provvedere al rimborso del finanziamento. Allo stesso tempo, però, può essere anche una soluzione poco vantaggiosa se nel mercato dovessero registrarsi delle riduzioni dei tassi di interesse, specialmente se i tempi di rimborso del finanziamento sono abbastanza lunghi.
I prestiti con ipoteca a tasso variabile invece sono soggetti alle variazioni del mercato. Si può trattare quindi di un tasso particolarmente vantaggioso oppure può prevedere spese più elevate. Nel caso di un tasso di interesse variabile, tutto dipende dalle variazioni del mercato, le quali possono avere un’incidenza notevole sugli importi delle rate mensili previste dal piano di ammortamento di un prestito.
Piano di ammortamento di un prestito ipotecario: rate e durata
Il prestito ipotecario può prevedere anche dei tempi di rimborso abbastanza lunghi nel corso del tempo. Di solito, il rimborso di questo prestito ha una durata di circa 10 anni. In questo modo si potrà scegliere il piano di rateizzazione più adatto alle proprie necessità e alle proprie possibilità economiche. La rata di rimborso di un prestito ipotecario non può andare oltre un terzo delle proprie entrate mensili. Naturalmente, più l’importo della rata di rimborso di un prestito è inferiore, maggiore sarà la durata del rimborso del finanziamento. In questo caso, anche gli interessi andranno ad aumentare con il tempo.
Viceversa, se gli importi della rata sono elevati, il prestito avrà un tempo di rimborso minore per cui anche gli interessi saranno più contenuti. Per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, si può optare per la richiesta di aiuto di un consulente oppure utilizzando uno dei tanti calcolatori e simulatori che oggi sono reperibili on-line. In questo modo si può capire qual è la soluzione che vi permette di ottenere il rimborso del capitale ottenuto in prestito.
Rapporto tra importo della rata, durata e tasso
Quando si fa richiesta dei prestiti ipotecari bisogna assicurarsi di scegliere la migliore soluzione economica più in linea con le proprie esigenze. Chi non ha grosse possibilità economiche e può permettersi di pagare una rata mensile dall’importo abbastanza contenuto, deve necessariamente optare per i piani di ammortamento che sono più dilatati nel tempo, i quali prevedono per l’appunto rate mensili con un importo più basso.
Allo stesso tempo, però, sono delle soluzioni di credito alle quali viene applicato un tasso di interesse più alto rispetto alla media. Viceversa, chi ha la possibilità di rimborsare importi più elevati può optare per le soluzioni che prevedono tempi di rimborso più contenuti e ristretti, le quali prevedono anche dei tassi di interesse più bassi.